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29 avril 2006 6 29 /04 /avril /2006 12:43

 

Insottomesso a tutte le etichette , gli'ismi' contemporanei e soprattutto contro la definizione stessa di artista, «ErmanneSse»"nasce a Pellezzano, nel 1953, nel segno del provincialismo di frontiera.

Beatnik della prima ora inizia il suo viaggio artistico scrivendo sui muri della sua città,laboratorio delle avanguardie romane negli anni 6O-7O,lo slogan, accompagnato dai primi visionari graffiti,icone primitive e simboliche :«seminate dubbi non raccattate certezze».
Passa l’adolescenza esibendosi tra le contrade della sua regione prima come batterista poi come teatrante, coltivando parallelamente la collaborazione a riviste di poesia sono-visiva che lo fanno entrare nel circuito della mail art internazionale.

Fortemente at-tratto da artisti come Duchamp, Dubuffet; autori come Artaud, Rimbaud; dalle avanguardie francesi, surrealista futurista,dadaïsta, oltre che dai situazionisti,i cobra,l’action painting,etc, si iscrive alla facoltà di Lettere e filosofia dove studia la lingua e la cultura francese, la storia e la critica dell’arte, diventando amico dei suoi «mæstri»…, Renzo Paris, Michele Rago, Jean-Noêl Schifano…Rifiuta, per ragioni di «coerenza» e «purezza», la proposta di seguire la «carriera accademica», preferendo svolgere a Brescia,l’attività di professore di francese…

Per amore delle generazioni future, della lingua, della cultura …dell’umanità…

Passione che lo spinge a «fusionare» l’energia divorante che lo abita con le molteplici azioni artistiche e culturali…

…Lo spettacolo multimediale «Toto’ Le Métro», ispirato dal corpo senza organi di Antonin Artaud, esperienza totale «a sud di nessun nord»,come afferma il suo personaggio altro da sé ,alter-ego paperino figlio della cultura di massa degli anni 80; la rassegna di poesia visiva «Nascere nel’40»…

Redattore di riviste e quotidiani; animatore di radio…viene riconosciuto come una tra le personalità più rappresentative della città… (citazione sul «Chi é»,dizionario lombardo dei personaggi più in vista della regione).Ma la fiamma pittorica, nonostante la frustrazione di non aver frequentato scuole d’arte o accademie varie (che lo porta a seguire stages e ateliers di pittura, dove incontra Landolfi Petrone professore all’Accademia di Belle Arti, che lo stimola a proseguire,riconoscendone il talento ) continua ad essere la spinta prima della sua ricerca esistenziale ed artistica...E non a caso,negli anni 70/80 é vicino agli ambienti della scuola salernitana, detta della psicocritica italiana….Dopo Brescia…l’affinità elettiva col filosofo-poeta Eva Rachele Grassi affinità dalla quale nasce il gruppo artistico Extrême Jonction, all’insegna dell’interdisciplinare e del collettivo, in un’epoca di etichette e specialismi vari ;la parentesi romana; l’incontro col movimento trattista…

Le gallerie lab/oratori, l’arte d’appartemento, in Italia, Grecia, Francia…I festival di arte elettronica, «Semi di Luce», pretesti per ulteriori riflessioni comuni sul ruolo dell’artista nell’era elettrica; la collaborazione con l’Università di Napoli,all’occasione dei due incontri europei: «Videoculture». Le mostre, le performances, i viaggi… in Africa, Europa; la rivoluzione in Romania…I riconoscimenti, i premi… gli incontri…Ma il ragazzo che scriveva versi in forma di graffiti sui muri della sua città, ininterrottamente insegue un sogno…quello del teatro totale di Antonin Artaud;dell’équipe d’artisti intermediale,votata al 'partage du sensible'; del poeta anarchico, pacifista, controcorrente e libertario;del ricercatore dell'individuazione psichica collettiva e sociale che lavora per un futuro possibile dell'eutopia (bon lieu) ,in questo medio evo tecnologico di transizione che sta deragliando verso i mari dalla barbarie dell'ignoranza e di un nuovo fascismo culturale.Dal’96 a Parigi, dove, ancora con ERG fonda il movimento non movimento cyberethnodada, in un croisement di culture,saperi, arti, individui, anima la rivista «Cyberdada» e il sito/galleria virtuale…Continuando a consacrarsi all’alchimia dalle forme e dei colori, contribuendo a preparare gli elementi che ben presto permetteranno di investire l’avvenire , di accrescere il futuro «immediato», provando prima di tutto la sua propria presenza al presente…

En attendant GODOT…

 

 

 

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